25 maggio 2010 – ore 21.00:
Relatore GIUSEPPE BORTONE
Direttore generale Ambiente, difesa del suole e della costa Regione Emilia Romagna
In Emilia Romagna la tutela e la protezione delle risorse idriche hanno come obiettivi prioritari il mantenimento della vita acquatica e dell’ambiente naturale, la qualità della vita dell’uomo, la conservazione e il risparmio della risorsa e di tutti gli usi connessi alle attività economiche. La strategia della Regione dell’Emilia Romagna mira allo sviluppo e all’applicazione di moderne e innovatrici politiche di conservazione, risparmio e governo della domanda, da affiancare a politiche e interventi infrastrutturali interventi infrastrutturali (Tratto da: Bortone G. – Rivista Arpa n° 3 2008, pg. 20)
L’obiettivo principale della direttiva 2000/60CE è la riqualificazione fluviale dei corpi idrici, che riporti il più possibile i corsi d’acqua alla loro condizione naturale di “organismi vivi”, che si evolvono nel tempo, integrati e comunicanti con il territorio circostante, a tutto vantaggio della qualità e della sicurezza idraulica. Il corso d’acqua svolge una pluralità di funzioni, dall’approvvigionamento idrico alla ricezione di reflui (liquami di scolo), dal sostentamento degli ecosistemi ripariali all’autodepurazione delle acque, dalla ricarica della falda al valore paesaggistico; un quadro così diversificato genera inevitabilmente un contrasto di interessi. La riqualificazione fluviale affronta il recupero dei corsi d’acqua in un’ottica integrata e multidisciplinare, cercando di conciliare gli obiettivi, e tenendo conto delle differenti esigenze. (Tratto da: Bissoli R., Cimatti E., – Rivista Arpa n° 3 2008, pg. 14)