RIPRENDONO ALCUNE ATTIVITA’ DELL’ECOISTUTO CON UN CANTIERE DELLA MANUALITA’ IL 7-9 settembre 2023

Sono passati ormai 19 anni dal primo incontro; era il 2004. A settembre organizzeremo il 19° cantiere per imparare a costruirsi un arco storico in legno massello.

INFORMAZIONI UTILI PER PARTECIPARE AL CANTIERE:

Cesena 07 settembre – 09 settembre 2023

E’ necessario portarsi un coltellino (tipo Opinel). Coloro che intendono utilizzare attrezzatura e/o legname personale per la costruzione dell’arco, può farlo.

Ognuno di voi è pregato di portare una specialità alimentare della propria terra da condividere con gli altri partecipanti durante la cena del giovedì sera, si cena con ciò che portate.

I tempi di svolgimento del corso

1) Giovedì 7 settembre:arrivo nella serata (ore 18,00).  Si cena insieme (ore 20.00 circa), sarà anche un momento di presentazione del corso e di conoscenza dei partecipati e degli esperti.

Se richiesto, vi sarà una breve introduzione all’arco composito in legno e bamboo.

2) Venerdì 8 settembre: attività di laboratorio durante tutto il giorno

3) Sabato 9 settembre: attività di laboratorio fino al pranzo.  Partenza

Numero di partecipanti: 12 persone max. Iscriversi al più presto!

Luogo di svolgimento e pernottamento

Cesena in località Molino Cento presso la sede dell’Ecoistituto dove è situata Laboratorio delle Tecnologie Appropriate e abilità manuali. Per chi viene da lontano, sarà possibile pernottare gratis in “stile scout” presso la sede dell’Ecoistituto (portare saccopelo e materassino) oppure utilizzare la tenda personale. Chi invece vuole un letto comodo può usufruire delle attrezzature alberghiere (B&B / Hotel / Agriturismi) in prossimità dell’Ecoistituto. I contatti sono personali.

Come arrivare all’Ecoistituto – Cesena

Chi arriva dall’autostrada deve uscire a CESENA NORD ed entrare nella Super Strada E45 DIREZIONE ROMA.  Uscire a SAN CARLO e dirigersi verso la CITTA’ DI CESENA, dopo 200 m sulla dx troverete l’indicazione CARABINIERI.  Girate a dx in via Castiglione poi diventa via Roversano (attraverserete il fiume Savio). Proseguire per km 4,500, quindi svoltare a sx, in una curva a destra, entrare in via Germazzo 189. Proseguite per 180 metri circa e svoltare a sinistra, c’è 1 cartelli “Parcheggio” (anche se non sembra, perché apparentemente impedito da piante, potete entrare) che indicano il punto di accesso. Siete arrivati.

Iscrizione

La quota di partecipazione per ogni singolo partecipante è di 200,00 (duecento,00) €. La quota comprende sia l’uso delle attrezzature, sia i pasti e le colazioni dei due giorni di permanenza, sia l’arco realizzato durante il laboratorio, più un quaderno di campagna per prendere appunti, un libro sul bioregionalismo e due mappe bioregionaliste.

L’iscrizione dovrà avvenire in forma scritta: inviando una mail: ecoistituto@tecnologieappropriate.it in cui sono riportati tutti i dati personali e la conferma di partecipazione. La quota sarà versata all’arrivo.

Attrezzature e materiali disponibili presso il laboratorio

Per lavorare l’arco: accetta e appoggio di legno, pialla, raschietto da restauratore, raspa per maniscalco, carta vetro.

Per le frecce: ossa o lamiere, piume, nocciolo. Per la corda: filo di lino non peciato, cera d’api solida, bostik.

Per altre informazioni chiamare Daniele 3355342213

>>>SCARICA IL PROGRAMMA<<<

Gli Antonelli da Gatteo ritornano all’Avana dopo oltre 400 anni, accompagnanti dai ricercatori dell’Ecoistituto

Dopo 10 anni di ricerca, grazie a Michele Ceccaroni, Piero Carusone e Daniele Zavalloni e i disegni di Vittorio Belli, gli Antonelli da Gatteo riprendono vita e trovano ospitalità nel Castello di San Salvador de la Punta a Cuba. Sarà una mostra permanente costituita da 18 pannelli.
I pannelli qui riprodotti spiegano molto bene il significato di questo evento. Benvenuti alla mostra_IT A4Ringraziamenti_IT A4

 

RICORDATEVI DI VERSARE IL 5X1000

Carissimi, per tutti coloro che dovranno effettuare la dichiarazione dei redditi, vi è la possibilità di scegliere a chi donare
il CINQUE PER MILLE.
Non è più possibile  versare all’Ecoistituto il 5×1000, siamo stati costretti a rinunciare alla qualifica di Onlus.
Da quest’anno siamo di federarci all’Istituto Scholè. divenendo, inoltre per questa associazione, sede regionale.
Vi proponiamo di devolvere il 5×1000

all’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro Onlus
che ha questo Codice fiscale 02793420015

Chi vuole conoscere questa associazione può andare a vedere il sito

http://www.educazionesostenibile.it/portale/

———>>><<<———
——->>>>——-<<<<——-

 

I lunedì dell’Ecoistituto – anno 2015 “….. COSTRUIRE UN’ALTERNATIVA E’ ORMAI INDISPENSABILE …..”

Lunedì 25 maggio – ore 20,45

—————————————

“PRIMAVERA GIALLA”
ovvero il dilagante impiego di erbicidi chimici
Le conseguenze sull’ambiente naturale e quelle sul genere umano

“Impiego di Erbicidi:
impatti sulla salute”

 

————————————————-

Relatori: Ettore Contarini[1] – Ruggero Ridolfi[2]

 

Sono trascorsi più di cinquant’anni da quando Rachel Carson, sensibilissima scrittrice statunitense antesignana delle battaglie protezionistiche degli anni che seguirono, pubblicò il suo libro-denuncia sui pericoli incombenti verso la distruzione dell’avifauna, specialmente quella degli uccelli di piccola taglia viventi in giardini, orti, siepi, campi e boschetti. “Silent spring”, si intitolava quel famoso e ormai storico libro: Primavera silenziosa.  Oggi, se fosse ancora vivente e dimorasse nella pianura romagnola, questa grande protezionista ante-litteram probabilmente scriverebbe un altro lavoro: “Yellow spring”. Primavera gialla. E questo per colpa dell’ormai dilagante e criminale impiego degli erbicidi chimici in ogni tipo di ambiente antropizzato: rurale, urbano e stradale, nonché spesso in fossi e canali. I primi interventi di diserbo chimico risalgono già alla seconda metà degli anni Settanta del secolo scorso quando l’atrazina, uno dei primi prodotti della serie entrati in commercio, incominciò a far ingiallire qua e là a primavera i coltivi della pianura padana. Negli anni successivi, qualcuno già iniziò a Diserbopreoccuparsi di questa nuova pratica agricola, immaginando sensatamente che essa avrebbe procurato, in aggiunta ai fitofarmaci ormai di largo uso ovunque, un ulteriore avvelenamento dei suoli, delle acque. Ma come sempre accade, allora come adesso, furono isolate voci a protestare. Fu richiesto da varie associazioni di difesa ambientale un monitoraggio seriamente condotto che facesse chiarezza sui risvolti potenzialmente pericolosi di questa novella “invenzione” delle multinazionali della chimica. E sempre come al solito, nessun Ente o pubblica Autorità si espose minimamente, con la nota tattica ben sperimentata, sul problema e sulle sue eventuali conseguenze sull’ambiente e di riflesso sulla salute umana. Ben sappiamo che allora come adesso la regola è far finta di niente per non andare a cercar guai. Eppoi, si sa come la pensa il “palazzo”: se dai ragione a uno perdi il voto dell’altro. Allora, meglio non immischiarsi in attesa che le proteste si smorzino. Tuttalpiù, il politico o l’amministratore, che poi sono la stessa cosa, se proprio tirati in ballo se la cavano sempre con un ”valuteremo attentamente il problema”.

Questa premessa è tratta da:
Quaderno di Studi e Notizie di Storia Naturale della Romagna
Quad. Studi Nat. Romagna, 40: 107-113 (dicembre 2014) ISSN 1123-678
NOTIZIE NATURALISTICHE
Ettore Contarini
Primavera gialla

La serata è realizzata in collaborazione con Pro Natura Forlì

18 CANTIERE AUTOCOSTRUZIONE ARCO STORICO

Laboratorio delle Tecnologie Appropriate
Cesena 30 APRILE – 02 MAGGIO 2015

——-

Abbiamo archiviato il 17° (bis) cantiere per imparare a costruirsi un arco storico in legno massello e l’arco composito; sono passati ormai 11 anni di gestione e organizzazione dal primo incontro nel 2004. Saranno sempre con noi Sergio e Gigi (Istruttore regionale FIARC con specializzazione in Long Bow).

Il cantiere avrà inizio nella sera di giovedì 30 aprile e terminerà nel pomeriggio di sabato 2 maggio. Il cantieDSC_0048re si caratterizza per l’attività manuale, alternata da brevi momenti teorici in cui si parleranno dei diversi modelli di arco e dei loro usi a secondo delle popolazioni. Non dobbiamo dimenticarci che questo strumento ha accompagnato l’uomo per millenni ed è stato modellato e costruito con tecniche differenti secondo i materiali a disposizione e a secondo delle tecniche di caccia o di lotta che gli uomini adottavano. L’arco di un britannico era ben diverso da quello di un mongolo o di un egiziano. Costruire un arco significa apprendere le regole base della lavorazione del legno che hanno uno stretto legame con la conoscenza delle leggi della fisica che ne regolano la forma, la scelta dei materiali, il movimento e la potenza. Il cantiere è aperto a esperti e a meno esperti, per chi non ha mai svolto quest’attività manuale, il lavoro inizierà con il taglio longitudinale di un tronco, quindi si passerà all’uso dell’accetta per sbozzare il legno e dare la sagoma dell’arco. La pialla sagomata (per lavorare le forme curve) servirà per affinare il lavoro e infine useremo il coltello a serramanico e la raspa.  Osservando l’arco, messo in tensione, potremo definire i punti in cui intervenire per ottenerne la forma ideale. Ci dedicheremo all’intreccio della corda che sarà composta di fili di lino.
Infine saranno dati i rudimenti per la costruzione delle frecce, il lavoro si compone di diverse fasi: rendere diritto un ramo di fusaggine con il calore, uniformare la sezione, modellare le punte. Queste ultime potranno essere fatte con acciaio dolce, oppure d’osso o anche in stoppa irrigidita, infine si procede all’impennatura delle frecce. Passo dopo passo sarà illustrata la procedura per fissare i due materiali che compongono l’asta e la punta. In particolare per le frecce con la punta di osso saranno date anche dell’indicazione su come produrre la colla artigianale.

Presso l’Ecoistituto è disponibile un piccolo campo di tiro, per acquisire i anche i rudimenti del tiro con l’arco.
Per color che hanno già partecipato al precedente cantiere e vogliono ritornare, è previsto un lavoro di affinatura dell’arco e in particolare:
1) come mettere in tensione la corda;
2) come realizzare punte di frecce con materiale diverso;
3) se c’è interesse dei partecipanti Dovete comunicarcelo all’atto dell’iscrizione), si parlerà anche di arco composito: i materiali da utilizzare e le modalità di costruzione.

Chi intende utilizzare attrezzatura e/o legname
personale, per la costruzione dell’arco può farlo.

Ognuno di voi è pregato di portare una specialità alimentare della propria terra
da condividere con gli altri partecipanti durante la cena del giovedì sera,
si cena con ciò che portate.

Il corso è condotto da:
Sergio e Gigi

Data e orari di svolgimento del corso

1) Giovedì 30 aprile: arrivo nella serata (ore 18,00). Si cena insieme (ore 20.00 circa), sarà anche un momento di presentazione del corso e di conoscenza dei partecipati e degli esperti.
Inoltre vi sarà una breve introduzione a un possibile corso sull’arco composito in legno e bamboo (se verrà richiesto).
2) Venerdì 1 maggio: attività di laboratorio durante tutto il giorno
3) Sabato 2 maggio: attività di laboratorio fino alle ore 17,00.  Partenza

Numero di partecipanti
12 persone max. iscriversi al più presto.

 Luogo di svolgimento e pernottamento
Cesena in località Molino Cento presso la sede dell’Ecoistituto dove è situata l’Aula di Ecologia all’Aperto e il Laboratorio delle Tecnologie Appropriate e abilità manuali. Per chi viene da lontano, sarà possibile pernottare gratis in “stile scout” presso la sede dell’Ecoistituto (portare saccopelo e materassino). Chi invece vuole un letto comodo può usufruire delle attrezzature alberghiere (B&B / Hotel / Agriturismi) in prossimità dell’Ecoistituto (http://www.cesena.it). I contatti sono personali.

Per trovare l’Ecoistituto
cliccare sulla scritta “Come arrivare”
in questa pagina, in alto a sinistra.

Iscrizione
La quota di partecipazione per ogni singolo partecipante è di €. 150,00. La quota comprende sia l’uso delle attrezzature, sia i pasti e le colazioni dei due giorni di permanenza, sia l’arco realizzato durante il laboratorio, più un quaderno di campagna per prendere appunti.

L’iscrizione dovrà avvenire in forma scritta: inviando una mail: ecoistituto@tecnologieappropriate.it in cui sono riportati tutti i dati personali e la conferma di partecipazione. La quota sarà versata all’arrivo.

Per altre informazioni chiamare Daniele 3355342213

Attrezzature e materiali disponibili presso il laboratorio

Per lavorare l’arco: accetta e appoggio di legno, coltellino, pialla, raschietto da restauratore, raspa per maniscalco, carta vetro. Materiale per decorazioni: colori acrilici o terre e ceralacca, cera d’api.

Per le frecce: ossa o lamiere, piume, nocciolo. Per la corda: filo di lino non peciato, cera d’api solida, bostik.

<<<—(((:)))—>>>   <<<—(((:)))—>>>   <<<—(((:)))—>>>

LE SERATE DELL’ECOISTITUTO 2014/2015

“Chi dice la verità prima o poi sarà scoperto”
“Oscar Wild”

Il territorio Cesenate e gli strumenti di lettura dei luoghi che abitiamo.

Lunedì 22 settembre – ore 20,45

———————————————————–

L’Ecoistituto sta riprendendo lentamente le attività e gli incontri serali, in preparazione di ciò il 26 agosto us. ci siamo ritrovati un piccolo gruppo di persone per cercare di impostare il lavoro futuro dell’Associazione.

L’introduzione alla “chiacchierata” è stata fatta da Daniele Zavalloni che ha spiegato che entro la fine dell’anno si modificherà l’assetto giuridico dell’Ecoistituto confluendo in un’altra associazione dal nome Scholè (chi vuole saperne di più può andare a guardare il sito http://www.educazionesostenibile.it/portale/istituto.html), pertanto l’Ecoistituto diverrà la sede regionale dell’Emilia Romagna.

Le ragioni di questo nuovo assetto giuridico sono dettate dal fatto che le condizioni per mantenere la qualifica di Onlus (sono imposizioni di legge) non sussistono più.

Diapositiva45Pur cambiando le condizioni giuridiche, i contenuti della ricerca, fino ad ora adottati, rimarranno gli stessi. Rimane funzionante la biblioteca che è un patrimonio inestimabile che l’associazione possiede e che continua a mettere a disposizione del pubblico essendo ancora nel Sintema Bibliotecario Nazionale. Durante la serata è stata presentata la biblioteca e il valore che contiene. Ognuno di noi deve sentirsi impegnato a fare conoscere la biblioteca che, per i contenuti, è unica in Italia; affinché possa funzionare, regolarmente, è “necessario”  avere un piccolo gruppo di volontari espressamente dedicati. E’ un invito a partecipare!
L’argomento centrale della serata è stato come proporre e confrontarsi con “il senso di appartenenza del territorio che abitiamo” che va intesa nella sua massima espressione per quanto riguarda le sue caratteristiche naturali, quelle geografiche, per l’agricoltura, ma anche per quanto riguarda la città dal punto di vista strutturale, sociale, economico e poi la cultura, le scienze, la storia, le tradizioni.

Questo lavoro può essere affrontato adottando il Bioregionalismo come  strumento di lettura e analisi del territorio che abitiamo, questa proposta di lettura nasce dopo molti anni di impegno, su questo strumento, da  dell’Associazione.

Nel frattempo è importante anche l’approfondimento bibliografico confrontandosi con chi ha già posto il problema pubblicamente come ad esempio leggendo il libro di Giulietto Chiesa “INVECE DELLA CATASTROFE: perché costruire un’alternativa è ormai indispensabile” – Piemme editore.
Dal confronto scaturito durante la serata, è emerso che esiste un forte disinteresse da parte degli abitanti/cittadini alla gestione del bene pubblico, è evidente che il nostro territorio è amministrato in funzione di valutazioni esclusivamente di ordine economico.

Si è discusso sull’importanza di trovare le condizioni affinché gli abitanti/cittadini provino “interesse e partecipazione anche per ciò che avviene fuori dal proprio cortile”. In proposito l’arch. Denis Parise ha descritto il lavoro di coinvolgimento svolto dal “comitato di liberazione dal Cemento Lupa Ovest” e di come gli abitanti di quella zona, sono passati dal pensare che “…. tanto non serve a niente…” al coinvolgimento attivo ed interessato.
Siamo convinti che si possa pensare a un futuro nel quale, anche chi fa politica attiva possa utilizzare il Bioreginalismo come strumento di lettura del territorio chiamato ad amministrare, nel frattempo è necessario un lavoro di formazione e di educazione delle persone, affinché adottino delle buone pratiche di cittadinanza.
Per iniziare questo lavoro di formazione fra noi, abbiamo pensato di convocare un incontro/confronto LUNEDI 22 SETTEMBRE ALLE 20,45.
Inizieremo i lavori con l’illustrazione fatta da Denis Parise di quali sono le esigenze urbanistiche del nostro territorio in funzione di una qualità della vita dignitosa.

———— (.:.)———–

ESSERE ATTORI DEL CAMBIAMENTO DEL XXI SECOLO

Martedi 27 maggio 2014  -  ore 21,00

Un battito d’ali di una farfalla in Brasile può provocare un tornado nel Texas …
ma allo stesso modo idee e azioni anche piccole possono agire in senso contrario.
Minuscole variazioni del nostro modo di pensare e agire
possono produrre grandi cambiamenti.  In meglio.

Relatore: Mario Salomone
———————–

Presentazione del libro LA SOSTENIBILITA’ IN COSTRUZIONE
edito dell’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro

Il punto sull’educazione amPozzobientale messa al centro di un progetto di transizione ecologica verso società verdi e di una riforma mondiale dei sistemi educativi.
Se il mondo è un po’ pulito, se la green economi cresce, se aumenta la domanda di beni di servi verdi da parte dei cittadino (e quindi di professionalità adeguate da parte delle imprese e delle amministrazioni pubbliche), se molte imprese cercano di diventare un più “verdi”, se molti contadini possono vendere i loro prodotti a una filiera corta o a prezzi “equo solidali”,
se le energie rinnovabili conoscono un grande sviluppo tecnologico e produttivo,
se si diffondono i cibi organici,
se un po’ meno bambini e adulti muoiono di tumore,
se sulla raccolta differenziata e il riciclaggio sono nate numerose aziende,
se si sono estinte meno specie di quanto si temesse (anche se mpere molto di più di quanto si sperasse), tutto questo è merito di una schiera di educatori ambientali in ogni parte del mondo.

L’autore: Mario Salomone è il presidente dell’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro, la Onlus che dal 1989 pubblica “.eco” (la testata “storica di riferimento non profit per l’educazione ambientale), libri e altre riviste e organizza convegni e seminari.

<<<<<—–()—–>>>>>

E’ TEMPO di SCEGLIERE A CHI VERSARE IL 5×1.000

Carissimi, per tutti coloro che dovranno effettuare la dichiarazione dei redditi, vi è la possibilità di scegliere a chi donare
il CINQUE PER MILLE.
Quest’anno non potendo versarlo all’Ecoistituto, questanno vi proponiamo di segliere

l’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro Onlus
che ha questo Codice fiscale 02793420015

Chi vuole conoscere questa associazione può andare a vedere il sito

http://www.educazionesostenibile.it/portale/

———>>><<<———
——->>>>——-<<<<——-

NON CI SONO PIU’ LE MEZZE STAGIONI…… NEPPURE QUELLE INTERE. MA SARA’ POI VERO?? “I grandi inverni dal 1880 in Romagna e province di Bologna e Ferrara”

Martedi 29 aprile 2014  -  ore 21,00
Relatore: Pierluigi Randi

 (())

Il cambiamento climatico è una realtà con la quale occorre confrontarsi a tutti i livelli, e fin da ora si pone il problema di prevenirne e/o contrastarne i possibili effetti negativi di questo fenomeno.

Secondo i più recenti scenari delle Nazioni Unite (IPCC) e le più recenti valutazioni della UE (progetto Peseta) l’area mediterranea è vulnerabilità ai cambiamenti del clima ed in particolare lo è il territorio italiano,

I dati, provenienti da reti di osservazioni sempre più capillari, dimostrano inconfutabilmente che non solo il pianeta intero, ma anche la nostra penisola e la nostra regione si stanno riscaldando sempre di più, le terribili estati del 2003-2008-2009-2011-2012 ed in parte anche 2007 e 2013 hanno subito una diminuzione di almeno il 25% della piovosità estiva, con le inevitabili conseguenza sulla gestione delle coltivazioni. Poi ci sono stati i due inverni più miti degli ultimi 100 anni (2006-2007 e 2013-2014).     Nuvole e raggio di sole

Sono sempre più frequenti gli eventi “estremi”: il tornado del 3 maggio 2013 in Emilia, i 100 mm di pioggia caduti in poco meno di un’ora il 24 giugno 2013 a Rimini.

Il clima cambia, è nell’ordine naturale delle cose, ma è fondamentale capire quanto ed in che modo sta cambiando; la comunità scientifica sta ponendo grandi sforzi in questa direzione ed è concorde nell’attribuire all’uomo responsabilità ben precise.

P. Randi e R. Ghiselli sono autori del libro: I grandi inverni dal 1880 in Romagna e province di Bologna e Ferrara, dopo un lungo lavoro di ricerca ci raccontano come sono cambiati nel corso del tempo gli inverni; eventi come quello del febbraio 2012, erano assai più frequenti tanti anni fa, quando probabilmente gelo e neve destavano meno scalpore e probabilmente recavano minori disagi nonostante la tecnologia non fosse avanzata come quella attuale.

Dalla storia giungono autentiche lezioni di vita, ciò vale anche per gli eventi meteorologici e quelli climatici, pertanto conoscere le caratteristiche del clima del passato è di fondamentale ausilio nel comprendere ciò che ci potrà riservare il futuro, soprattutto in tema di adattamento e “riconversione” dello stile di vita da adottare.

———————————————————————————— ——————————————————————-

 

AUOCOSTRUZIONE DI UN ARCO COMPOSITO RIVESTITO IN BAMBOO 17° cantiere bis

Laboratorio delle Tecnologie Appropriate

Cesena 20 –22 febbraio  2014

 

A dispetto dei detrattori del numero 17, il 17° cantiere per imparare a costruirsi un arco storico in legno massello ha portato fortuna. I partecipanti sono rimasti entusiasti e tutti hanno chiesto di ritornare. Perciò parte il cantiere 17 bis, questa volta con lo scopo principale di realizzare un arco composito.

La gestione e l’organizzazione sono ormai consolidate. Saranno presenti, con la loro grande esperienza e umanità, Sergio (incomparabile per la sua capacità manuale e progettuale) e Gigi (Istruttore regionale FIARC con specializzazione in Long Bow) che ci farà vedere come impostare e realizzare l’arco composito.  Cantiere arco storico 1

Il cantiere avrà inizio nella sera di giovedì xx febbraio e terminerà nel pomeriggio di sabato xx. Ciò che caratterizza il cantiere  17/bis è la realizzazione di un arco composito rivestito in bamboo. Il cantiere è aperto prima di tutto a chi ha partecipato all’ultimo cantiere oppure a cantieri precedenti per un massimo di 12 persone.

Il procedimento per la realizzazione di quest’arco è piuttosto lungo perciò troverete alcune parti dell’arco già impostate ma di certo sono da completare in base alla propria aspettativa e necessità.

Durante il cantiere troverete doghe di bamboo da incollare sui listelli di legno, i manici e poi i tips, ci sarà da lavorare di pialla, raschietto e raspa.

Altro lavoro importante sarà la preparazione della dima per dare forma all’arco.

Se qualcuno di voi vuole, può utilizzare un listello di legno (solo durame) personale con la specie di albero che preferisce, portatelo con voi. Vi ricordiamo che è fondamentale utilizzare legno che è stato asciugato naturalmente e non in forno, Ne va della riuscita positiva dell’arco.

Vi ricordiamo le misure (espresse in cm):
Lunghezza 180
larghezza 4,5
spessore 1,5
Stessa cosa per quanto riguarda l’impugnatura che può essere fatta con legname particolare che deve avere le seguenti misure (espresse in cm):
lunghezza 30
larghezza 4
spessore 4

L’unica operazione che non potrà essere svolta durante il corso sarà l’incollaggio, che Gigi spiegherà nei dettagli durante il cantiere.
Chi deve terminare l’arco iniziato la volta scorsa, lo porti con sé.
Chi ha attrezzatura personale e/o legname proprio e desiderano utilizzarlo per la costruzione del proprio arco può farlo.

 Vi chiediamo di confermare per iscritto la partecipazione quanti di voi vorranno realizzare l’arco composito in modo da preparare i materiali necessari.

 Ognuno di voi è pregato di portare una specialità alimentare della propria terra
da condividere con gli altri partecipanti
durante la cena del giovedì sera, si cena con ciò che portate.

 Il corso è condotto da:
Sergio, Gigi (Luigi),

Data di svolgimento del corso

1) Giovedì 20 febbraio: arrivo nella serata (ore 18,00). Si cena insieme (ore 20.00 circa), sarà anche un momento di presentazione per impostare i lavori per la realizzazione dell’arco composito in legno e bamboo.

2) Venerdì 21 febbraio: attività di laboratorio durante tutto il giorno

3) Sabato 22 febbraio: attività di laboratorio fino alle ore 17,00.  Partenza

Numero di partecipanti: 12  persone max. iscriversi al più presto.  Si da preferenza ai partecipanti del precedente cantiere.

 Luogo di svolgimento e pernottamento

Cesena in località Molino Cento presso la sede dell’Ecoistituto dove è situata l’Aula di Ecologia all’Aperto e il Laboratorio delle Tecnologie Appropriate e abilità manuali. Per chi viene da lontano, sarà possibile pernottare gratis in “stile scout” presso la sede dell’Ecoistituto (portare saccopelo e materassino). Chi invece vuole un letto comodo può usufruire delle attrezzature alberghiere (B&B / Hotel / Agriturismi) in prossimità dell’Ecoistituto (http://www.cesena.it). I contatti sono personali.

Per arrivare all’Ecoistituto cliccare il pulsante a sx “come arrivare”

Iscrizione

La quota di partecipazione per ogni singolo partecipante è di €. 150,00 più una quota di €. 50 per i materiali dell’arco composito. La quota comprende sia l’uso delle attrezzature, sia i pasti e le colazioni dei due giorni di permanenza, sia l’arco che verrà realizzato durante il laboratorio, più un quaderno di campagna per prendere appunti.

L’iscrizione dovrà avvenire in forma scritta: inviando un messaggio alla seguente mail: ecoistituto@tecnologieappropriate.it in cui sono riportati tutti i dati personali. La quota di partecipazione e per i materiali dell’arco composito sarà versare direttamente durante il cantiere Per altre informazioni chiamare Daniele 3355342213

<<<<<<<<<<<——————>>>>>>>>>>>>>